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Come si gestiscono le Emozioni (Strategie per cambiare lo stato d’animo)
I primi due pilastri su cui si costruisce il Mindset della Persona Vincente sono il dialogo interiore e la visualizzazione. Il motivo è semplice: il pensiero che ci ronza in testa evoca immagini, le immagini che scorrono sullo schermo mentale suscitano emozioni e le emozioni che proviamo nel “qui e ora”, indipendentemente dal fatto che il pensiero affondi nel passato o sia una rappresentazione del futuro, modificano lo stato d’animo con cui ci accingiamo a compiere una determinata azione. Essere pienamente consapevoli e saper gestire le emozioni, quindi, significa evitare di tormentarci per il passato, perché quel che è fatto è fatto, e poi perché rimuginare è dannoso e intossica la mente, ma significa anche evitare di angosciarci per il presente o di preoccuparci per il futuro.
Come passare dai Problemi alle Soluzioni (Crea il Mindset della Persona Vincente)
Ho già parlato di problemi nella Pillola 46, praticamente nel Paleolitico. Dicevo che un problema può essere causa di sofferenza o può innescare la nostra crescita personale: tutto dipende dall’atteggiamento nei confronti di quel problema e dalla forza che impieghiamo per affrontarlo e risolverlo. Torno sull’argomento perché i messaggi che ricevo a proposito dei problemi che affliggono coloro che mi contattano sono incentrati proprio sul problema in sé. Ti stai chiedendo che cosa c’è che non va in un simile approccio, apparentemente logico?
“Mi serve ora questo pensiero?” (Attenzione, concentrazione e multitasking)
Quante volte ti è capitato di andare al lavoro con un pensiero fisso che per tutto il giorno ti frulla nella testa, oppure di andare ad allenarti e mentre ti stai riscaldando ti viene in mente che non hai fatto quella telefonata importante? E quante volte ti è capitato di svegliarti in piena notte con qualcosa che ti ronza in testa e che ti impedisce di addormentarti di nuovo? Sappi che c’è una soluzione tanto semplice quanto efficace per scaricare la cache, termine caro agli smanettoni del computer, per scaricare la memoria, detto in altre parole. Vuoi scoprila?
“Anche se…”, due parole magiche (Consapevolezza, Responsabilità e Fiducia)
Torno ancora una volta sul tema rovente del dialogo interno, argomento ampiamente trattato nella prima sessione gratuita del mio progetto Atleta Vincente, alla quale ti rimando anche se non sei un atleta (tanto, ripeto, è gratis!). Il pensiero negativo è come l’Idra di Lerna: per ogni testa che gli tagli, gliene ricrescono due! Ma ti rassicuro, non serve la forza di Ercole per sconfiggerlo, basta solo un po’ di astuzia. Nelle 112 Pillole che ho sfornato finora, ti ho già rivelato numerosi trucchi; oggi ne aggiungiamo un altro molto potente.
Il potere liberatorio della verità (Piantala di raccontarti storie)
Quando parlo dell’importanza di avere un dialogo interno positivo, argomento trattato nella prima sessione gratuita del mio progetto Atleta Vincente, spiego che il pensiero è l’attività psichica mediante la quale l’essere umano prende coscienza di sé e della realtà, formula ipotesi e giudizi, elabora contenuti e informazioni per arrivare a definire la “mappa del mondo” in cui vive e in cui si rappresenta con le immagini, che suscitano emozioni. Ognuno di noi si sforza di dare un senso a ciò che vede e percepisce tramite una serie di supposizioni, di teorie, di credenze religiose, di superstizioni, e sulla base di questa narrazione incessante costruisce la storia, la sua storia personale, la storia della comunità in cui vive, la storia dell’umanità. Questa storia è vera per chi se la racconta, ma di quale verità si tratta?
Come gestire riscaldamento e gare di lunga durata (Dosa bene le energie fisiche e mentali)
Per un atleta, una delle fasi più critiche da gestire è quella del riscaldamento. In molte altre Pillole ho spiegato che quando è il momento di iniziare a muoversi, con la classica corsetta che fa salire le pulsazioni e attiva il sistema cardiocircolatorio, è importante partire anche con il riscaldamento mentale. Bisogna sviluppare la consapevolezza del momento e dialogare con il proprio corpo, con ogni muscolo, piuttosto che sprecare energie pensando ad altro. Vi sono discipline sportive, come l’atletica leggera, dove tutto è calibrato al minuto, quindi l’atleta può pianificare il riscaldamento con un anticipo (quasi) perfetto. In altre discipline, invece, l’incertezza regna sovrana e un atleta può ritrovarsi a dover gestire un riscaldamento lunghissimo. Infine, ci sono gare molto rapide, come una corsa di 100 metri, e gare estremamente lunghe, come l’incontro di tennis tra John Isner e Nicolas Mahut giocato nel primo turno del torneo di Wimbledon 2010, durato 11 ore e 5 minuti... Come si gestiscono queste situazioni estreme?
Essere gentili per avere successo (Strategie di comunicazione vincenti)
Quando tratto l’argomento del dialogo interno, caposaldo di ogni percorso di coaching e di crescita personale, professionale o sportiva, perché il pensiero è l’attività psichica mediante la quale l’essere umano prende coscienza di sé e della realtà, dopo aver spiegato la mia Formula CCCP, elenco un corollario di regolette condensate in sei punti essenziali. Cito testualmente la sesta: «Sii gentile mentre ti parli. Evita di insultarti o di essere troppo intransigente, non serve e ti sottrae energia e valore. La durezza non è uno stimolo per la nostra mente, tutt’altro: provoca soltanto rabbia e tensione. Limitati a descrivere con distacco l’oggetto del tuo pensiero». Qual è il fondamento dell’adagio popolare “Con la gentilezza si ottiene tutto”?
I Sei Nemici del giocatore di biliardo (La potenza della mente in un colpo di stecca)
A fine 2016 è uscito “Le sfumature della mente in un colpo di stecca”, di Ettore Zubani e Fabio Bardon, edito da La Caravella. È un libro, che si apre con la mia prefazione, dedicato all’importanza della potenza mentale nel biliardo, e con gli autori, uno dei quali ha seguito con successo il videocorso Atleta Vincente, durante la stesura dell’opera, c’è stato un continuo scambio di idee. Molti spunti su tecniche e strategie mentali efficaci per affrontare allenamenti e partite, tratti proprio dal videocorso, sono poi diventati parte integrante del lavoro. Quali sono i punti deboli di un biliardista?
Pensa, allenati, gareggia e vivi come un campione (Competere per vincere)
Quando spiego come funziona la visualizzazione ad atleti in erba, soprattutto se si tratta di insegnare il modo migliore per costruire nella mente, grazie alla potenza dell’immaginazione, un gesto atletico, una tecnica o un movimento ancora non ben assimilato, suggerisco di guardare un video del loro idolo mentre esegue proprio quell’azione. Questo stratagemma aiuta i più piccoli, che hanno la capacità di lavorare con la fantasia ancora intatta, a calarsi nei panni del campione da imitare, a muoversi e ad agire come lui, e produce dei benefici che vanno molto al di là degli scopi per cui si inizia a praticare la visualizzazione.
Botta e Risposta (Il pensiero negativo e la trappola della mucca lilla)
L’atleta perfetto e infallibile non è stato ancora inventato e non c’è programma di allenamento mentale e mental coach che tenga: la delusione va messa in conto: prima o poi arriva, eccome se arriva! Ciò che serve è diventare immediatamente consapevoli dell’importanza di accettare i fallimenti per continuare a crescere, ossia del fatto che per diventare Atleti Vincenti bisogna prima saper perdere, e saper perdere vuol dire evitare la “disperazione”. Ne parliamo nel Botta e Risposta di questa settimana.