Lo sport ti àncora al tuo qui-ed-ora
Perché vivere nel presente è fondamentale? Per una ragione su tutte: perché è il segreto per raggiungere una qualità di vita elevata, con una mente libera da pensieri inquinanti che ci trascinano continuamente negli errori del passato o che ci fanno vivere con le angosce del futuro.
E che c’entra lo sport in tutto questo, mio caro mental coach?
Domanda pertinente. C’entra, perché l’attività sportiva, a qualunque livello venga praticata, è un ancoraggio potente al qui ed ora. E sai cosa ti dico? So che probabilmente mi insulterai, ma io non ti consiglierò mai di praticare attività sportiva con le cuffiette, proprio perché se ascolti la musica non sei nel presente, e se non sei nel presente non ascolti cosa ti dice il tuo corpo, non vivi le sensazioni che ti trasmette. Quanto ti alleni, devi dialogare con ogni tuo muscolo, devi sentirlo che si contrare e si rilassa, o che si infiamma quando si riempie di acido lattico per poi tornare ad essere esplosivo dopo pochi minuti di piacevole e benefico recupero.
I miei libri: “Atleta Vincente”, che contiene 47 strategie per diventare campioni nello sport e nella vita, e “Pillole di Coaching”, che propone 60 Esercizi di allenamento mentale e 40 Domande Potenti per diventare mental coach di sé stessi.
Ascolta il tuo cuore, segui il tuo respiro, senti il corpo che esegue il movimento e giudica se è proprio come lo visualizzi nella tua mente o se devi cambiare qualcosa (scarica la Scheda di Autovalutazione che trovi nella sezione Risorse Gratuite). Tutte queste attività ti tengono saldamente nel presente e se impari a goderne e ad apprezzare anche i momenti in cui sei indolenzito perché hai lavorato bene, si crea una dipendenza. Una piacevole dipendenza, uno stato in cui mente e corpo sviluppano il massimo del loro potenziale, e più cresce la consapevolezza di questo stato di benessere psicofisico e più traiamo piacere.
Vuoi che te la racconti io? Ok, clicca e guarda il video...
Perché pratichi sport?
Lo sport, inoltre, è una fonte di motivazione potente, perché a qualunque livello venga praticato è possibile fissare piccole ricompense personali legate al raggiungimento di obiettivi in termini di miglioramento delle prestazioni. Chi corre per tenersi in forma potrà fissare una distanza maggiore da percorrere a parità di tempo, oppure un tempo inferiore per coprire la medesima distanza. Chi pratica sport agonistico, invece, si confronta con le prestazioni tipiche della sua disciplina, quindi misure, tempi, punteggi eccetera.
La dipendenza talvolta diventa patologica, al punto che c’è chi è disposto a barare con il doping, rischiando pure la vita, e non si pensi che sia soltanto per ragioni economiche: la diffusione del doping nel mondo amatoriale è una conferma palese del fatto che chi non raggiunge la piena consapevolezza del valore intrinseco dello sport esce dal suo qui ed ora e bara pensando alla gloria di una vittoria, ancorché vittoria malata e ottenuta con l’inganno. Anche in questo caso grazie al coaching è possibile ritrovare se stessi e tornare in “Bolla”.
È il momento di agire!
Che ne pensi di lasciare proprio tu il primo commento qui sotto? Come dico sempre, “alza le chiappe dal divano e muoviti, fai il primo passo verso il tuo obiettivo”, e anche rompere il ghiaccio con un’opinione o una domanda è un modo per uscire dal torpore e passare all’azione, non credi? ;)