La vittoria non arriva (quasi mai) per caso
Per poter trovare la motivazione giusta, che ci spinga a sostenere gli allenamenti con entusiasmo, anche nei momenti in cui allenarsi è particolarmente faticoso, mentalmente e fisicamente, e che ci porti ad affrontare la gara con grinta, controllando la paura e la tensione, oltre agli ancoraggi, di cui ti ho parlato nelle precedenti Pillole di Coaching, è necessario mettere in atto delle strategie. Il metodo che ti suggerisco permette di misurare i progressi ottenuti e di creare un collegamento tra l’allenamento che affronti, il benessere psicofisico che ne ricevi e il risultato che ottieni in gara, se sei un atleta agonista, non importa se amatore, dilettante o professionista.
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Riesci a farti le domande appropriate?
Il mio invito è quello di puntare la tua attenzione in sei momenti fondamentali:
- la fase prima dell’allenamento;
- il momento dell’allenamento vero e proprio;
- la fase della preparazione mentale dell’allenamento e della gara;
- la gara;
- il momento in cui fai l’analisi della gara, da solo o con il tuo coach;
- la fase della pianificazione della gara successiva.
I miei libri: “Atleta Vincente”, che contiene 47 strategie per diventare campioni nello sport e nella vita, e “Pillole di Coaching”, che propone 60 Esercizi di allenamento mentale e 40 Domande Potenti per diventare mental coach di sé stessi.
Per affrontare al meglio ciascun momento, occorre rivolgersi alcune domande, alle quali è importante darsi risposte spontanee e, soprattutto, sincere. Ad esempio potresti chiederti, e ti consiglio di mettere per iscritto le risposte:
- Quali abilità desidero praticare maggiormente durante l’allenamento?
- Cosa posso fare per lavorare effettivamente su ciò che intendo migliorare?
- Chi devo coinvolgere (allenatore, compagni di squadra eccetera)?
- Come valuto i progressi ottenuti?
- Quali tecniche di coaching potrei usare per prima dell’allenamento per ottenere risultati migliori e su quali di queste tecniche vorrei lavorare con il mental coach (rilassamento, visualizzazione, dialogo interno, autostima, gestione rabbia, attenzione e concentrazione eccetera)?
- Quale piano di azioni potrei intraprendere prima della gara?
- Di cosa devo tener conto riguardo agli avversari, all’ambiente, ai miei compagni di squadra, all’allenatore eccetera?
- Ci sono altri aspetti di cui tener conto, oltre a quelli toccati finora con il coaching?
- Cosa ha funzionato e cosa NON ha funzionato con me, finora?
- Cosa ho imparato di me, di cui non ero ancora a conoscenza?
Riguardo all’analisi della gara, invece, è necessario rivolgersi altre domande specifiche:
- Cosa mi è piaciuto?
- Cosa non mi è piaciuto?
- Rispetto a tutto ciò che ho fatto, cosa avrei potuto non fare? Cosa sarebbe cambiato?
- Rispetto a tutto ciò che non ho fatto, cosa avrei potuto fare? Cosa sarebbe cambiato?
- Cosa posso fare per migliorare?
È il momento di agire!
Che ne pensi di lasciare proprio tu il primo commento qui sotto? Come dico sempre, “alza le chiappe dal divano e muoviti, fai il primo passo verso il tuo obiettivo”, e anche rompere il ghiaccio con un’opinione o una domanda è un modo per uscire dal torpore e passare all’azione, non credi? ;)