Business, Sport e Life Coaching

Il Blog di Massimo Binelli

Crescita Sportiva

Lunedì, 03 Dicembre 2018 00:29

Perché devi passare dal “se” al “quando” (Il primo a crederci devi essere tu)

Uno dei miei più riusciti “marchi di fabbrica”, perché di invenzioni e di trovate linguistiche diventate ben presto dei tormentoni ne ho collezionate un bel po’, è la Formula CCCP, spiegata nella prima sessione del videocorso AtletaVincente.com e nella Pillola 1 del mio libro. È un appiglio mnemonico per ricordare in modo simpatico come deve essere formulato un pensiero efficace, e se è il primo pilastro su cui poggia il mio percorso di allenamento mentale, puoi capire quanto siano importanti le “parole” che pensiamo e quelle che pronunciamo. Oggi ti parlo di altre due parole fondamentali: “se” e “quando”.

Paroline killer e paroline magiche
Sai cos’è l’arte della persuasione? I suoi effetti si manifestano ovunque attorno a noi. È utilizzata dai pubblicitari, dai venditori, dai politici, dagli insegnanti, dai genitori, ossia da tutte quelle persone in grado di influenzare il prossimo al fine di ottenere qualcosa.

Per persuadere qualcuno a compiere una certa azione si usano molti strumenti. Tra questi, vi sono i cosiddetti presupposti linguistici, ossia delle paroline magiche e potenti del linguaggio che riescono a far passare un concetto “di nascosto”, senza averlo mai reso esplicito.


Se io nel corso di una sessione preliminare (e così ne approfitto per ricordarti che è gratuita e puoi prenotarla anche subito) ti dicessi che “se” svolgi assieme a me gli esercizi che ti propongo, aumenterà la tua potenza mentale e diventerai un “vincente”, ti starei inviando dei messaggi palesi, che potrebbero suscitare obiezioni da parte del tuo cervello razionale.

“Sì, vabbè, e chi sei, il mago Zurlì?!?”


Se io, invece, do per scontato che con te succederà esattamente quello che è accaduto con centinaia di atleti che hanno affrontato lo stesso percorso prima di te e ti dico che “quando” inizieremo il nostro allenamento mentale riuscirai subito a riscontrare un aumento della tua concentrazione, sto presupponendo che inizieremo, che avrai benefici e che migliorerai la concentrazione, che magari è proprio il punto debole emerso dalle tue parole e da me riformulato a tuo favore. Inoltre, presupponendo il fatto che è un allenamento, significa che i benefici aumenteranno man mano che procederà il processo di addestramento.

Vuoi che te la racconti io? Ok, clicca e guarda il video...


Come comunicare efficacemente anche con sé stessi
Frasi non dette, ma il tuo cervello ha elaborato questi concetti, cogliendone perfettamente il significato “anche se” non è stato reso esplicito. È questa la potenza dei presupposti linguistici: riescono a trasmettere messaggi potenti tra un concetto e l’altro, in modo subliminale.

Ora che ti ho svelato uno dei tanti piccoli trucchi che rendono la comunicazione efficace, usato ovviamente in modo etico e a fin di bene, perché se quello che ti dico non fosse vero al 100 per 100 mi ritroverei sommerso da commenti al fulmicotone e recensioni negative, laddove accade esattamente l’opposto, ti spiego come puoi usare questo presupposto linguistico nel tuo dialogo interiore positivo.

Il segreto è quello di cancellare dal vocabolario che usi quando parli con te stesso un’altra parolina killer, il “se”, che dunque si aggiunge al “non” e a tutte le altre parole inquinanti. Se tu sei il primo a ipotizzare che qualcosa potrebbe non andare per il verso giusto, stai semplicemente innescando la temibile profezia che si autoavvera, argomento della Pillola 47 del mio libro.

I miei libri: “Atleta Vincente”, che contiene 47 strategie per diventare campioni nello sport e nella vita, e “Pillole di Coaching”, che propone 60 Esercizi di allenamento mentale e 40 Domande Potenti per diventare mental coach di sé stessi.


Prova a pensare a quante volte, dal risveglio a questo momento, hai iniziato un ragionamento con un “se”, ponendo così l’attenzione sul dubbio piuttosto che sulla certezza. “Se oggi trovo il tempo, vado in palestra e se ne ho voglia provo lo spinning”, “Se questa settimana faccio dei buoni allenamenti, domenica la gara andrà bene”… Devo continuare?

Senti come cambia l’efficacia di questi pensieri usando il “quando” al posto del “se”. “Quando oggi arriverò in palestra, voglio subito iscrivermi alla lezione di spinning”. Stai presupponendo che troverai il tempo, che andrai sicuramente in palestra e che farai spinning, quindi la tua mente sta visualizzando gli eventuali ostacoli che potrebbero impedirti di andare in palestra, il modo di superarli e ti sta pure facendo provare il piacere di una bella lezione rigenerante di spinning, che da tempo volevi provare, perché ti vedi già sulla bici a pedalare e a sudare a ritmo di musica. Adesso prova tu a riformulare la frase del secondo esempio: sono certo che ci riuscirai perfettamente!

È il momento di agire!

Ti va di fare un esercizio e di condividere con me il risultato? Per una settimana, scrivi tutti i pensieri che ti ronzano in testa, riferiti alla tua vita in generale, al lavoro oppure a un allenamento o a una gara, che iniziano con un “se”. Riformula questi pensieri con il “quando” e osserva come cambiano le sensazioni dentro di te solo per aver espresso lo stesso concetto che presuppone la certezza al posto del dubbio. Poi contattami e ne parliamo assieme, così di dico come potrai sfruttare altri presupposti linguistici per aumentare in modo considerevole la tua potenza mentale. Come dico sempre, “alza le chiappe dal divano e muoviti, fai il primo passo verso il tuo obiettivo”, e anche rompere il ghiaccio con un’opinione o una domanda è un modo per uscire dal torpore e passare all’azione, non credi? ;)

 

 

Ultima modifica il Martedì, 15 Marzo 2022 23:29

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