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Resistenza, il muro dei... 30 secondi (La mente ordina e il corpo esegue)
Dopo aver trattato il tema del muro del trentesimo chilometro, che un maratoneta professionista oggi affronta dopo circa 90 minuti di corsa a un ritmo disumano di 3 minuti al chilometro, ossia 18 secondi ogni 100 metri (e chi non ha la percezione di tali misure provi a correre anche soltanto 300 metri a questa andatura, poi ci ragioniamo su), spingermi ad associare il concetto di “resistenza” a un tempo di 30 secondi può sembrare un tantino azzardato. Eppure non è così, perché dopo 30 secondi di sforzo massimo, nei meandri della mente di un atleta (ma potrei dire di un essere umano in generale), succede qualcosa di molto insidioso.
Maratona, il muro del trentesimo chilometro (Abbattere i Pensieri negativi e sviluppare la Resilienza)
Il cosiddetto “muro del trentesimo chilometro”, noto anche come “muro della maratona”, è l’incubo di molti maratoneti. Anche quando il crollo fisico non avviene, si verifica comunque un pesante calo di energia mentale, per effetto della profezia che si autoavvera: temo il muro, me lo aspetto, cerco di non pensarci ma in realtà mi logoro e quando arriva sono mentalmente sfinito. E su quel muro spesso si infrange rovinosamente il sogno di arrivare al traguardo dei 42 chilometri e 195 metri.