Business, Sport e Life Coaching

Il Blog di Massimo Binelli

Crescita Personale

Domenica, 05 Novembre 2017 22:04

Coerenza o cambiamento? (L’immobilismo porta al fallimento)

«Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione». Chissà quante volte avrai sentito o letto questa frase di James Russell Lowell. Ai morti e agli stupidi possiamo tranquillamente aggiungere i folli, come insegnano la storia e la cruda attualità, tuttavia il punto non è trovare le categorie giuste con cui catalogare i coerenti fino alla fine. Il mio obiettivo è fornire uno spunto di riflessione che spinga a trovare un equilibrio individuale tra coerenza e cambiamento, perché per molte persone la difesa strenua delle proprie idee rimane per tutta la vita un valore granitico, ma il prezzo che pagano è altissimo. Ne vale sempre la pena?

Il cambiamento è sempre rivoluzionario
Prendiamo in esame gli ultimi duemila anni di storia: hai presente cosa ha provocato nel mondo e cosa sta tuttora causando la coerenza ideologica estrema a un ideale politico, razziale o religioso? Danni incalcolabili, eppure quasi tutti coloro che cadono nella trappola del “principio di coerenza” non sono più capaci di uscirne. Anche ammesso e non concesso che qualcuno di questi “folli” a un certo punto della sua vita si sia reso conto delle aberrazioni prodotte dalle sue azioni, piuttosto che ammettere un errore e cambiare, persevera nell’errore. È evidente, quindi, che se da una parte, quella “sana”, la coerenza porta a edificare altari e monumenti a martiri ed eroi, dall’altra, quella “insana”, la coerenza estrema è foriera di danni, distruzione e morte.

I miei libri: “Atleta Vincente”, che contiene 47 strategie per diventare campioni nello sport e nella vita, e “Pillole di Coaching”, che propone 60 Esercizi di allenamento mentale e 40 Domande Potenti per diventare mental coach di sé stessi.


Anche nel mondo delle imprese la coerenza a tutti i costi il più delle volte è fallimentare. Continuare a dire “abbiamo sempre fatto così”, ignorando il cambiamento, significa finire fuori dal tempo e soccombere. Basti pensare alle rivoluzioni tecnologiche che hanno portato dall’analogico al digitale, dal cinescopio allo schermo piatto, dalla pellicola al dvd: le aziende che hanno ignorato la portata del cambiamento o lo hanno ritardato troppo, sono fallite; e quelle che non sono in grado di “annusare” i repentini cambiamenti di umore del mercato, continueranno a fallire.

Vuoi che te la racconti io? Ok, clicca e guarda il video...


Tre domande per mettere in moto il cambiamento
La coerenza irrazionale, dunque, non paga, in nessun ambito della nostra vita, perciò non possiamo pretenderla né da noi stessi né dagli altri. Dobbiamo essere flessibili al punto da capire che può esserci evoluzione soltanto accettando il cambiamento, anche se ciò significa tornare sulle proprie idee o prendere atto che altri hanno modificato le loro.

Per uscire dalla trappola della coerenza, innanzitutto bisogna imparare ad accettare al posto di condannare ogni nostra incoerenza. Poi dobbiamo sospendere il giudizio nei confronti di chi rivede le proprie posizioni facendo autocritica, domandandoci cosa avremmo fatto al suo posto, anziché sparare sentenze di condanna perché ha “osato” cambiare idea. Il risultato sarà il rafforzamento della nostra autostima, perché uscire dal circolo vizioso e perverso di quel “continuo a comportarmi così perché ho sempre fatto così” rende persino euforici, infonde nuova energia vitale.


Per avviare il motore del cambiamento, nella tua vita privata, nella tua azienda o in qualunque ambito della tua esistenza, parti da queste tre domande potenti.

  1. Perché da questo momento in poi potrei cambiare?
  2. Rispetto a tutto quello che ho sempre fatto finora, cosa potrei smettere di fare o fare in modo diverso e cosa cambierebbe?
  3. Rispetto a tutto quello che finora non ho mai fatto, cosa potrei iniziare a fare e cosa cambierebbe?

Scrivi una lista di tutto quello che da un po’ di tempo ti va stretto, poi visualizza cosa accadrebbe se “da domani” potessi mettere in atto le risposte alle tre domande. Cerca di percepire dentro di te, con il coinvolgimento di tutti i sensi, le emozioni scatenate dalla cessazione o dalla modifica di un’abitudine portata stancamente avanti “per coerenza”, oppure dall’inizio di un nuovo stile di vita o di condotta, abbandonando una maschera fin qui indossata “per coerenza”. Lasciati avvolgere da queste sensazioni e, se sono positive, non indugiare: cambia, in barba alla coerenza a tutti i costi! Sarà liberatorio, fidati!

Ricordi la regola numero 4 della Pillola 88?

Il cambiamento verso il successo parte dalle piccole cose, perché se continui a fare quello che hai sempre fatto otterrai quello che hai sempre ottenuto, dunque saprai anche chi incolpare in caso di fallimento.


È il momento di agire!
Con un percorso di coaching su misura per te, puoi uscire dalla trappola della coerenza a tutti i costi e imparare l’arte del cambiamento. Intanto ti invito a leggere anche il mio libro, che contiene 47 strategie per diventare campioni nello sport e nella vita, poi contattami e ne parliamo! Come dico sempre, “alza le chiappe dal divano e muoviti, fai il primo passo verso il tuo obiettivo”, e anche rompere il ghiaccio con un’opinione o una domanda è un modo per uscire dal torpore e passare all’azione, non credi? ;)

Ultima modifica il Venerdì, 08 Febbraio 2019 09:22

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