Business, Sport e Life Coaching

Il Blog di Massimo Binelli

Crescita Aziendale

Lunedì, 27 Aprile 2015 02:01

Coaching in barca a vela (Team building e crescita personale)

In questa Pillola di Coaching ti parlo di un progetto trasversale a tutte le declinazioni del coaching, ossia Business, Sport e Life: il coaching in barca a vela

Vacanza in barca a vela: una sfida
Hai mai pensato a una vacanza in barca a vela? Mettendo da parte il mal di mare, che è la vera discriminante di una simile decisione, il pensiero di trascorre lunghi periodi di tempo a veleggiare, in uno spazio ristretto, in cui non è concesso oziare, perché tutti hanno qualcosa da fare, mette un po’ di apprensione, vero? Si narrano storie di amici che in barca a vela sono arrivati alle mani, coppie che sono scoppiate e vacanze finite prima del tempo per la convivenza a bordo diventata ben presto insopportabile.

I "limiti" della barca vanno gestiti
Tutto questo tra persone che già si conoscevano! Cosa potrà mai succedere tra persone che non si conoscono, come ad esempio è il caso di quelle mini crociere per single organizzate in barca a vela proprio per far sì che la vicinanza faciliti il lavoro di Cupido? Lascio in sospeso la risposta e torno al tema della Pillola, ossia il coaching in barca a vela. Funziona? E se sì, perché? Funziona proprio per le caratteristiche della barca a vela che ti ho appena descritto. Con individui che hanno liberamente deciso o accettato di lavorare sulla loro crescita personale in condizioni estreme, i limiti della barca diventano un pungolo potente. L’ambiente ridotto impone di sviluppare la gestione della tensione e della rabbia; la convivenza forzata porta a comprendere cosa significhi ascoltare gli altri e sospendere il giudizio; ma soprattutto la necessità di assumersi responsabilità specifiche, sotto la guida dello skipper, fa aumentare la consapevolezza dei propri limiti e delle proprie capacità e porta a riconsiderare l’importanza del lavoro e delle regole che fanno parte della vita di un gruppo rispetto alle esigenze e alle abitudini del singolo.

Vuoi che te la racconti io? Ok, clicca e guarda il video...


Coaching e barca a vela: un binomio di successo
In definitiva, si tratta di un’esperienza che assume un grande valore formativo, che va sempre oltre agli scopi per cui nasce. Che si tratti di team building per i responsabili di una grande azienda, di formazione per gli atleti di una squadra oppure di una vacanza tra amici, la presenza di un mental coach in barca a vela consente di dare un valore aggiunto straordinario ad ogni momento dell’esperienza. Oltre a tutto ciò, in barca è possibile lavorare anche sugli obiettivi individuali, ottenendo così benefici tanto per il gruppo quanto per i singoli partecipanti.

I miei libri: “Atleta Vincente”, che contiene 47 strategie per diventare campioni nello sport e nella vita, e “Pillole di Coaching”, che propone 60 Esercizi di allenamento mentale e 40 Domande Potenti per diventare mental coach di sé stessi.

Ad esempio, si possono sfruttare le potenzialità di questa attività quando ci si trova di fronte ad un gruppo costituito da poco, quando il gruppo è già rodato ma è in crisi o ancora quando il gruppo è sotto stress o semplicemente non ottiene i risultati attesi. C’è ovviamente la necessità di distinguere a priori con il committente (azienda o società sportiva che sia) se il fine del coaching in barca a vela è un team building di tipo “formativo e costruttivo” oppure se si tratta di un “evento ludico”. Nel primo caso, si può lavorare sull’aumento della consapevolezza di un qualche cambiamento in atto; nel secondo caso, il fine può essere l’esperienza in sé, la ricarica delle batterie, il miglioramento del clima del gruppo, il benessere organizzativo, la conoscenza reciproca, la comunicazione, l’empatia. In generale, gli obiettivi di un’esperienza di coaching in barca a vela possono essere quelli di far conoscere le persone in modo approfondito; stimolare ed aumentare la collaborazione per far sentire il gruppo una squadra; costruire e potenziare relazioni interpersonali; creare un clima di fiducia e di stima tra i compagni; sviluppare creatività, ascolto, motivazione, coesione, integrazione e leadership; lavorare per obiettivi; conoscere e riconoscersi nei valori aziendali; far emergere attitudini, competenze e potenzialità dei singoli individui. Infine, va detto che è consigliabile che il coaching non si esaurisca in barca, ma è bene prevedere uno sviluppo delle attività in un arco temporale prolungato, che consentirà il consolidamento sulla terra ferma delle esperienze e delle competenze acquisite in mare aperto.

È il momento di agire!
Che ne pensi di lasciare proprio tu il primo commento qui sotto? Come dico sempre, “alza le chiappe dal divano e muoviti, fai il primo passo verso il tuo obiettivo”, e anche rompere il ghiaccio con un’opinione o una domanda è un modo per uscire dal torpore e passare all’azione, non credi? ;)

 

Ultima modifica il Sabato, 22 Ottobre 2022 20:10

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