CRTL + ALT + CANC e si riparte
Un Atleta Vincente è come una macchina di Formula 1. Per esprimere la massima potenza, centralina elettronica, motore e assetto devono essere messi a punto con estrema precisione. Queste tre componenti, fuor di metafora, possiamo individuarle anche in un agonista: la centralina elettronica è la mente, il motore è il corpo e l’assetto è la tecnica che armonizza il tutto e permette a corpo e mente di lavorare in perfetta sinergia, come una squadra.
La mente, alla stessa stregua della centralina elettronica, è un potentissimo computer, che può incepparsi e mandare fuori giri il motore oppure farlo funzionare a singhiozzo. Tuttavia noi non abbiamo il tasto di spegnimento e di riavvio, perciò dobbiamo escogitare uno stratagemma che ci consenta di fare il “punto zero” e di ripatire.
Il metodo che io applico da tempo e con grande successo con tutti gli atleti che seguo è quello dell’autovalutazione, argomento trattato, a proposito degli obiettivi, nella quarta sessione del videocorso Atleta Vincente e nella Pillola 4 del mio libro “Atleta Vincente. Strategie e tecniche per diventare campioni nello sport e nella vita”. In questo contesto è necessario sottoporre ad autovalutazione la parte mentale, quella fisica e quella tecnica, che poi sono i tre addendi della mia Formula dell’Atleta Vincente, spiegata sia nel videocorso sia nel libro.
I miei libri: “Atleta Vincente”, che contiene 47 strategie per diventare campioni nello sport e nella vita, e “Pillole di Coaching”, che propone 60 Esercizi di allenamento mentale e 40 Domande Potenti per diventare mental coach di sé stessi.
Con un esempio pratico, ti spiego come si deve procedere. Immaginiamo che manchi una settimana a un appuntamento agonistico importante. Hai svolto una preparazione intensa, ma nell’ultimo test a cui ti sei sottoposto ti sembra di aver perso la confidenza con le tue sensazioni. Hai l’impressione di aver fatto passi indietro e a quel punto parte il turbine dei pensieri negativi che scatena l’ansia da prestazione.
Vuoi che te la racconti io? Ok, clicca e guarda il video...
Sviluppa la Formula dell’Atleta Vincente
Al posto di agitarti, mettere in moto l’autosabotaggio e rischiare di attrarre proprio ciò che temi, perché se nella tua mente si formano pensieri e immagini di quello che ti spaventa, automaticamente si innesca la profezia che si autoavvera, fermati un attimo e rivolgiti queste domande, riferite alle tre componenti della Formula dell’Atleta Vincente.
Dal punto di vista mentale, quali sono i motivi per cui tutto potrebbe andar male? E i motivi per cui tutto andrà bene?
Dal punto di vista fisico, quali sono i motivi per cui tutto potrebbe andar male? E i motivi per cui tutto andrà bene?
Dal punto di vista tecnico, quali sono i motivi per cui tutto potrebbe andar male? E i motivi per cui tutto andrà bene?
Ecco le risposte formulate da un fortissimo giocatore di biliardo che seguo.
Mentale negativo: mancanza di concentrazione nei momenti decisivi che porta incertezza sulla scelta del colpo giusto da fare, incapacità di reagire a una grande prestazione dell’avversario, sfiducia in me stesso, pressione eccessiva e sensazione di stare alla ribalta.
Mentale positivo: ho grande fiducia nelle mie potenzialità, ho ben chiaro in mente cosa posso fare per realizzare una grande prestazione, mi sento in bolla, mi visualizzo vincente.
Fisico negativo: sono un po’ sovrappeso, accuso una certa stanchezza, potrebbe uscir fuori il mal di schiena che ogni tanto mi tormenta.
Fisico positivo: ho un’ottima resistenza fisica, non faccio mai errori di stanchezza.
Tecnico negativo: data la formula di gioco a 60 punti, rischio di farmi ingolosire da situazioni che potrebbero spingermi d’impulso a rischiare troppo, potrei aver fretta di tirare.
Tecnico positivo: per come mi sono allenato e preparato, e per le mie conoscenze tecniche, credo di essere il più forte del girone.
Dopo aver preso consapevolezza dei punti di forza e dei punti deboli riferiti a quella specifica situazione, l’atleta deve usare le argomentazioni positive per contrastare quelle negative. Mentre svolge questo lavoro, deve attivare la visualizzazione, immaginando di affrontare tutti i possibili ostacoli e di risolverli con pieno successo, uno dopo l’altro. Ecco come potrebbe procedere.
La potenza di un “anche se”
«Anche se in questo periodo sento che non sempre riesco a raggiungere la massima concentrazione, e potrei rischiare di commettere un errore in un momento decisivo della partita, voglio restare centrato su me stesso e sulle mie sensazioni, perché ho fiducia nelle mie potenzialità, ho ben chiaro in mente cosa posso fare per realizzare una grande prestazione, mi sento in bolla e mi visualizzo vincente. Inoltre, so di avere un’ottima resistenza fisica e anche se sono un po’ sovrappeso, so che posso controllare la fatica, restare decontratto per evitare dolori alla schiena e scongiurare errori dovuti alla stanchezza. Infine, per come mi sono allenato e preparato, e per le mie conoscenze tecniche, sono certo di tenere a bada la tentazione di farmi ingolosire da situazioni che potrebbero spingermi d’impulso ad avere fretta e a rischiare troppo. Mi vedo vincente, so di essere il migliore».
Attenzione: come ho spiegato nella Pillola 100 che ti invito a rivedere, in cui parlo dei “Cinque Passi” da compiere per diventare un Atleta Vincente, abbandona subito il tabù, semmai ti ronzasse in testa, del “vedersi vincenti e pensare di essere i migliori porta sfiga”, sono tutte balle spaziali! Lo ribadisco: se vuoi diventare un Atleta Vincente, devi visualizzarti, sentirti e vivere come un campione, non porta sfiga, te lo garantisco io!
È il momento di agire!
E dunque te lo chiedo in modo esplicito: vuoi davvero diventare un Vincente? Intanto ti invito a leggere il mio libro, che contiene 47 strategie per diventare campioni nello sport e nella vita, poi contattami e ne parliamo… Come dico sempre, “alza le chiappe dal divano e muoviti, fai il primo passo verso il tuo obiettivo”, e anche rompere il ghiaccio con un’opinione o una domanda è un modo per uscire dal torpore e passare all’azione, non credi? ;)